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Persino Napoleone volle personalmente recarsi a Parma per rendere omaggio a colui che non riteneva solo il più sublime dei tipografi ma un artista assoluto.
“Bodoni, Principe dei tipografi”, viene celebrato a Parma nel bicentenario della morte.
A lui è dedicata una grande mostra – resa possibile con il determinante contributo di Fondazione Cariparma – e allestita, dal 5 ottobre 2013 al 12 gennaio 2014 in alcuni degli spazi monumentali più affascinanti della città: la Biblioteca Palatina e la Galleria Nazionale, cui si accede tramite il Teatro Farnese, ambienti che da soli valgono una visita.
Vi potremo ammirare le raffinate ed eleganti edizioni bodoniane e, con esse, le testimonianze dell’intero processo di realizzazione e poi di commercializzazione di capolavori che, per contenuto come per qualità di stampa, erano contesi da corti, accademie, biblioteche e intellettuali dell’Europa a cavallo tra Sette e Ottocento.
Non solo le meraviglie bodoniane. La mostra vuole ricreare, far rivivere proprio il mondo culturale, economico e istituzionale, le corti italiane ed europee appunto, che in Bodoni trovarono l’artigiano-artista in grado di dar forma di libro alle loro istanze, idee ed ideali.
Questo magnifico “affresco di un’epoca” della storia italiana, con le sue luci e le sue inevitabili ombre, vive in mostra, all’interno del monumentale salone neoclassico della Galleria Nazionale, grazie alle vedute e ai ritratti dei personaggi che animarono la vita politica ed economica dell’epoca realizzati da grandi artisti, Goya innanzitutto, ma anche, Anton Raphael Mengs, Angelica Kauffmann, Pompeo Batoni, Francois Gerard e i molti altri artisti già presenti nelle collezioni ducali tra cui Andrea Appiani, Antonio Canova, Bernardo Bellotto, Robert Hubert.
Dall’ambiente, alla fucina del maestro, anzi alla “Fabbrica del libro perfetto” è riservata l’altra grande sezione della mostra; nel suggestivo spazio della Galleria Petitot della Biblioteca Palatina sono esposti dapprima i capolavori che raccontano la storia del libro a stampa e poi gli attrezzi di lavoro e le opere del Maestro stesso, espressione del suo genio. E’ celebre la sua orgogliosa affermazione “Io non voglio che cose magnifiche e non lavoro per la volgarità dei lettori”. Tuttavia egli era perfettamente consapevole che il libro, per quanto perfetto come oggetto, trovava – allora come oggi – la sua vera vita solo tra le mani dei lettori. E la sua fortuna conferma come egli sapesse bene convincerli all’acquisto.
Percorso espositivo
Tutto il percorso espositivo si svilupperà accompagnando Giambattista Bodoni nell’evolversi della sua vita e della sua crescita artistica, organizzato seguendone tappe e incontri con il mondo culturale che lo circondava. Sono previste le seguenti sezioni:
1. Bodoni e la fabbrica del libro perfetto (Biblioteca Palatina, Galleria Petitot)
- La stampa prima di Bodoni
- La fabbricazione dei caratteri
- La definizione del testo tipografico
- La composizione
- Le tecniche di stampe
- Le illustrazioni
- La stampa su supporti speciali
- La stampa colorata
- Il commercio del libro e la legatura
2. Bodoni e gli ambienti culturali e le corti (Teatro Farnese e Galleria Nazionale)
- La formazione: Saluzzo e l’ambiente familiare, Roma e la Stamperia de Propaganda Fide, dal Piemonte a Parma.
- Parma, la corte ducale, gli autori parmensi
- Spagna, l’ambiente spagnolo di Roma, la corte borbonica
- Roma, la corte papale
- Napoli, la corte borbonica e muratiana, gli autori napoletani
- Torino, la corte sabauda
- Milano napoleonica, la corte di Eugène de Beauharnais, l’ambiente di Brera, gli autori milanesi
- Bodoni stampatore d’arte