Collezionare piatti antichi è un meraviglioso hobby che può regalare un tocco di stile alla casa e grande gioia a chi può entrare in contatto quotidianamente con questi piccoli capolavori artigianali e artistici.

I piatti antichi sono diversi, belli e inusuali. Le copie individuali sono così lussuose da essere riconosciute come vere opere d’arte da custodire con cura per poter godere della loro bellezza il più a lungo possibile.

La maggior parte di questi piatti viene, infatti, appesa al muro o esposta in una teca in vetro, in modo che tutti possano ammirarli, senza rischiare di danneggiarli, visto il loro grande valore storico ed economico.

Come identificare un piatto antico?

I piatti antichi esprimono stile, eleganza e raffinatezza e, vengono spesso tramandati di generazione in generazione come fossero veri gioielli di famiglia.

I piatti antichi devono avere delle qualità che li distinguono da quelli moderni.

  • La forma dei piatti. Prima degli anni ’50 la maggior parte dei piatti erano rotondi, eccezion fatta per quelli art decò degli anni ’20.
  • Disegno. Osservando i colori e le forme, come i motivi floreali, i bordi decorati, ecc., è possibile identificare il produttore.
  • Qualità. I piatti antichi devono avere disegni e colori omogenei. Lo smalto non deve presentare bolle o incrinature e devono avere il fondo perfetto.
  • Marchio. Il marchio è chiaramente il modo più semplice per identificare il produttore e la data di produzione.  Il marchio può essere dipinto, inciso o stampato. Può essere molto piccolo, ma di solito presenta un emblema di qualche tipo, il nome del produttore e a volte la data di produzione.

È importante prestare molta attenzione nella scelta dei pezzi da acquistare al fine di verificarne l’autenticità ed essere certi di spendere i propri soldi in qualcosa di autentico e di valore. È facile essere tratti in inganno da imitazioni molto difficili da riconoscere. È consigliabile, dunque, affidarsi ad intermediari seri come le case d’asta online.

Le case d’asta online mettono a disposizione professionisti specializzati nel settore che certificano la provenienza di ogni manufatto tutelandoci da eventuali frodi o truffe; i controlli certosini effettuati dagli esperti e gli studiosi d’arte, delle piattaforme che contano, rendono impossibile la vita dei falsari, anche di quelli più abili.

Cosa determina il valore di un piatto antico?

Se hai ereditato un piatto antico o ne hai acquistato qualcuno, dovresti scoprire quanto vale.

I fattori che incidono sul valore di un piatto antico sono:

  • Rarità
  • Stato di conservazione
  • Provenienza
  • Qualità
  • Bellezza

Un altro fattore determinante è il valore storico. Potrebbe essere il nome del maestro, la fama dei primi proprietari, una tecnologia di produzione unica o una versione limitata.

Queste cose attraggono gli amanti dell’antichità e per loro sono pronti a spendere grandi somme di denaro. Se ti assicuri che i piatti antichi che ti piacciono abbiano un valore storico, ti consigliamo di contattare un perito professionista, che ne calcolerà il suo esatto valore di mercato. Attraverso le case d’aste è possibile avere valutazioni dei tuoi piatti antichi in maniera altamente professionale, gratuitamente e senza alcun impegno.

Per aumentare o preservare il valore dei tuoi piatti antichi è fondamentale tenerli protetti da scheggiature e dagli agenti atmosferici. Di tanto in tanto è bene lavarli a mano e asciugarli bene prima di riporli, preferibilmente in una teca di vetro.

Piatti Antichi: Materiali ed evoluzioni

I primi piatti di legno, di coccio e di terracotta erano già conosciuti nelle varie civiltà greche ed etrusche, con i romani vedremo i primi piatti più preziosi fatti di oro e di argento.

Durante tutto il Medioevo questo utensile venne per lo più ricavato dal legno con alcuni esemplari in ceramica. Solo nel ‘500 comparvero materiali di maiolica (Faenza, Urbino e Pesaro), d’oro e d’argento, questi ultimi con ceselli, sbalzi, smalti e incastonature di pietre preziose.

I piatti più “ricchi” non erano soltanto oggetti d’uso quotidiano ma venivano anche appesi alle pareti o incorniciati.

Nell’età barocca e nel ‘700 i piatti conservarono un’importante decorazione pittorica, ma la forma da liscia si fece sagomata, con costolature e sbalzi in quelli di maiolica.

Verso l’inizio del XVIII secolo la porcellana nota ai cinesi sin dal III secolo a.C. ed importata in occidente tramite Bisanzio e Venezia, iniziò ad essere prodotta in Europa.

Dalla terra tedesca, il segreto del “bianco oro” passò a Vienna, Venezia Firenze e Napoli, dove nacquero le celebri fabbriche. A datare dal settecento si iniziarono a realizzare anche piatti di piccole proporzioni per caffè, tè, cioccolato.

L’ottocento vide il consolidarsi dell’uso del servizio di piatti di formato da esemplari tutti uguali.

Quali sono i piatti antichi perfetti per ampliare una collezione?

I piatti antichi si distinguono per un’ampia varietà di materiali, forme colori e trame. Ogni articolo riflette lo spirito della storia e della creatività del paese e della nazione. Al giorno d’oggi, questi oggetti d’antiquariato non cessano di far ammirare il loro lavoro raffinato e i loro dipinti insoliti.

Esistono tantissimi meravigliosi esemplari di piatti antichi. Tra questi, i pezzi da tener d’occhio per ampliare una collezione e renderla unica e speciale sono:

  • Porcellane di Limoges e Sevres. Prodotti a partire dalla seconda metà del Settecento, i piatti in porcellana di Limoges e Sevres si distinguono per l’alta qualità, la raffinatezza e le splendide decorazioni.
  • Porcellana di Meissen. Prodotta a partire dai primi del Settecento, la porcellana tedesca di Meissen, propone pezzi realizzati in classico stile barocco e rococò.
  • Ceramiche Capodimonte. La ceramica Capodimonte è conosciuta nel mondo per le composizioni floreali colorate e arricchite da finissime decorazioni, questa manifattura napoletana presenta pezzi di altissima qualità adatti a chiunque desideri impreziosire la propria collezione.
  • Ceramiche Ginori. Chiunque ami le ceramiche artistiche di alta qualità conoscerà certamente i manufatti in ceramica di produzione toscana. Ginori ha uno stile spesso riconoscile di ispirazione orientale.
  • Ceramiche e porcellane cinesi. Gli estimatori sanno bene il grande fascino e l’infinita eleganza di questi manufatti antichissimi. Immancabili in collezioni di altissimo livello artistico e valore economico.
  • Ceramiche danesi. Molto apprezzate le ceramiche danesi Royal Copenhagen, Bing e Grondahl.
  • Ceramiche Wedgwood. È una manifattura inglese di ceramica fine, con sede nello Staffordshire. Conosciuta dagli appassionati del genere per le sue produzioni di creamware, basaltware e jasperware. Il tema principale è sempre stato scene dell’epica o dei ritratti dell’antica Grecia.
  • Porcellana Derby. La produzione della porcellana di Derby risale alla prima metà del XVIII secolo ed è particolarmente rinomata per la sua Bone China di altà qualità.
  • Worcester. Tra le porcellane inglesi più apprezzate dai collezionisti e gli appassionati del genere tanto da essere utilizzata dalla Reale Casa Britannica.

Piatti antichi in argento

L’interesse dei collezionisti verso i piatti antichi in argento è sempre crescente. Il loro valore economico è altissimo. Con le loro forme gentili, questi pregiati accessori spesso vengono arricchiti da decori, espressione di una lavorazione artigianale antichissima.

Tuttavia, è importante conoscere alcuni aspetti importanti prima di lanciarsi nel loro acquisto.

Prima di tutto è importante distinguere tra le principali categorie di argento:

  • Argento (sterling silver): argento puro
  • Sheffield plate: argento a basso costo
  • Silver plate: placcatura in argento

Sui piatti in argento devono essere presenti dei marchi, spesso stampati sul fondo stesso. L’argento antico più pregiato ha origine britannica. Ogni epoca ha delle caratteristiche decorative che le caratterizzano, dunque, spesso sono facilmente riconoscibili.

È importante, inoltre, ricordare di diffidare dalla brillantezza. Infatti più passa il tempo e più l’argento tende ad ossidarsi e perdere il suo aspetto brillante. Un piatto in argento antico presenterà dunque un aspetto leggermente opaco.