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l collezionismo di armi da fuoco antiche e contemporanee è molto diffuso tra gli appassionati delle armi stesse, e degli eventi storici correlati, così come da chi le utilizza normalmente per motivi professionali o sportivi. Trattandosi di detenzione di autentiche armi da fuoco, talvolta perfettamente funzionanti, è inoltre regolamentato da precise norme legislative.
In sostanza, le armi da collezione si suddividono principalmente in due categorie, anche sotto l’aspetto della licenza di detenzione:
- Armi antiche, armi da guerra e pezzi di armeria d’antiquariato: questo genere di collezionismo rappresenta una vera e propria passione e richiede una certa competenza nel distinguere e categorizzare le armi appartenenti ad epoche storiche diverse;
- Armi moderne e di utilizzo comune: il collezionismo di armi, per così dire, di uso comune, riguarda chi detiene, per motivi professionali, personali o sportivi, un certo numero di armi da fuoco, tale da poter essere definito come una collezione.
La definizione di armi antiche, o di armi che comunque rivestono una certa importanza sotto l’aspetto storico, riguarda essenzialmente i modelli fabbricati prima del 1890, la cui particolarità è di essere “ad avancarica”. Questo sistema, in uso prima del diffondersi delle armi a retrocarica, prevedeva che il tiratore inserisse direttamente nella canna dell’arma, fucile o pistola antica, sia la polvere nera che il proiettile. Un metodo molto più lento e complicato di quello delle armi moderne, dove è sufficiente inserire la cartuccia già pronta e comprensiva sia di polvere esplosiva che di proiettile.
Le armi ad avancarica sono molto richieste dai collezionisti, e non è affatto raro che siano ancora perfettamente funzionanti: chi frequenta l’ambiente del tiro a segno, saprà infatti che vengono organizzate vere e proprie competizioni nelle quali i tiratori utilizzano proprio armi ottocentesche di questo tipo.
Naturalmente, per riconoscere l’autenticità delle armi d’epoca, è necessaria una profonda conoscenza e competenza, poiché spesso non sono presenti segni di riconoscimento che ne attestano con sicurezza il periodo di fabbricazione, e sono molto diffuse sia le imitazioni, sia i modelli che, pur possedendo tutte le caratteristiche originali, sono stati prodotti dopo il 1890.
Armi antiche militari e armi civili da collezione
Gli estimatori delle armi storiche si orientano talvolta prevalentemente verso una categoria specifica, che può riguardare le armi militari, le armi civili e da difesa, le armi da caccia e le armi sportive, oppure più genericamente verso i diversi modelli di armi corte come i pugnali e i coltelli o lunghe come le baionette o le sciabole e le spade e le katane giapponesi.
Pistole d’epoca e fucili antichi ad avancarica, bellissimi fucili con pietra focaia, archibugi, revolver a spillo, doppiette, fucili d’assalto e da caccia rappresentano i pezzi più ricercati e quotati, soprattutto se in ottimo stato e, come spesso accade, ancora funzionanti.
È bene ricordare che le armi da fuoco, anche quando si tratta di pezzi storici e d’antiquariato, sono considerate armi a tutti gli effetti: prima dell’acquisto si raccomanda di informarsi con la massima precisione in merito alle norme legislative per la detenzione e il trasporto, al fine di non incorrere in possibili problemi e inadempienze.
Armi antiche dal particolare valore artistico
Le armi da collezione definite artistiche sono pezzi di armeria d’antiquariato dal particolare pregio estetico dovuto alla lavorazione. Si trovano talvolta armi di epoca ottocentesca decorate da fregi e incisioni e impreziosite dalla presenza di applicazioni in argento, madreperla, avorio e altri materiali particolarmente pregiati. Per la maggior parte, le armi artistiche sono pistole da collezione di uso civile e fucili da caccia, mentre raramente riguardano il contesto militare.
Le armi artistiche rappresentano tuttavia una categoria particolare, poiché la qualità artistica della lavorazione e delle decorazioni dovrebbe essere dichiarata dal fabbricante stesso, ma in un oggetto di fabbricazione antica è molto difficile trovare questo tipo di indicazioni.
Per tale ragione, pistole e fucili da collezione di manifattura pregiata, qualora si desideri attestarne il valore artistico, dipendono essenzialmente dalla Sovrintendenza dei Beni Culturali.
Collezionare le armi da guerra
Per i collezionisti, le armi da guerra rappresentano sempre una categoria ricca di opportunità.
Fucili dell’esercito imperiale asburgico, moschetti italiani di fine Ottocento e inizio Novecento, pistole imperiali russe, fucili utilizzati negli Stati Uniti alla fine del XIX secolo, ma anche armi in uso durante la seconda guerra mondiale, dalle pistole ai fucili mitragliatori, sono tanti difficili da reperire quanto quotate sul mercato.
Le armi da guerra rappresentano una dimensione a sé, che riguarda un ampio numero di collezionisti e di estimatori. Si tratta comunque di una categoria che richiede un’estrema attenzione alla normativa: possedere armi da guerra ai privati non è permesso, a meno che non vengano trasformate in armi comuni e regolarmente denunciate.
Esistono poi situazioni particolari, ad esempio la necessità di effettuare studi e ricerche, che possono prevedere il rilascio di un’autorizzazione particolare. In ogni caso, qualora si fosse intenzionati ad acquistare armi da guerra da collezione, è necessario informarsi preventivamente sulle norme legislative di riferimento.
Acquisto e vendita armi antiche originali all’asta con Catawiki
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