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Quando si pensa ai manufatti cinesi di alta qualità, la nostra mente corre subito ai vasi in ceramica, che sono considerati come delle vere e proprie opere d’arte e che molti collezionisti vogliono poter possedere. La Cina però è famosa anche per le sue eccezionale porcellane. Tra i migliori prodotti in porcellana cinese ricordiamo i piatti decorativi, i vassoi, i vasi, le urne e ovviamente anche i serviti da tè, composti da teiera, tazze e piattini. Non solo, tra i migliori prodotti in porcellana cinese, anche molti soprammobili. I soprammobili in porcellana cinese di solito rappresentano draghi, animali e altri simboli tipici della cultura della Cina e hanno un fascino semplicemente incredibile.
L’arte della porcellana ha preso il via in Cina già a partire dal VI secolo anche se questo nuovo materiale, realizzato con il caolino, fu perfezionato solo a partire dalla dinastia Tang. La produzione della porcellana restò esclusivamente cinese per molto tempo. Venne introdotta infatti in Europa solo all’inizio del XVIII secolo. Inizialmente le porcellane cinesi venivano realizzate in pochi esemplari e anche per questo motivo quelle più antiche sono anche le più rare in assoluto. Poi a partire dal X secolo, la produzione aumentò e con essa aumentarono anche i progressi tecnologici. Sono proprio questi progressi ad aver reso famose le porcellane di epoca Song. Sia quelle più antiche che quelle più recenti, sono porcellane di alto valore, vere e proprie opere d’arte. E il bello è che il loro valore tende a crescere a dismisura con il passare del tempo. Proprio per questo motivo si tratta di un investimento a tutti gli effetti, assolutamente da non lasciarsi sfuggire.
Anche voi desiderate fare un investimento di questa tipologia? Anche voi volete dare il via ad una collezione delle fini porcellane cinesi? Ecco allora qualche piccola indicazione sulla loro storia e sulle varie dinastie nonché consigli utili sull’acquisto dei prodotti migliori. Vi parleremo anche di Catawiki, un portale di aste online che è affidabile e affascinante per tutti i collezionisti.
Porcellane cinesi: le varietà da inserire nella vostra collezione
Le porcellane cinesi sono decorate con smalti sopra l’invetriatura. L’invetriatura consiste in una sostanza preparata di solito con tre parti di ossido di piombo e una parte di quarzo con l’aggiunta di una piccolissima percentuale di ossido metallico che, dopo la seconda cottura, si trasforma in una sostanza vitrea che va a fissarsi sulla superficie del manufatto. Le decorazioni con smalti colorati si differenziano a seconda dell’epoca e della dinastia ovviamente, sia per quanto riguarda il colore che per quanto riguarda le tipologie di decori disponibili.
Detto questo, facciamo insieme un breve excursus delle porcellane cinesi, per capirne insieme gli elementi più importanti e per comprendere quali siano le versioni da prendere in considerazione per la propria collezione:
- Doucai. La prima tipologia di decorazione a smalto sopra l’invetriatura è la Doucai. Molti i colori che venivano utilizzati, come il rosso, il giallo e il verde tra i più accesi, nonché il marrone ed il nero. Questi colori venivano inseriti nelle zone delineate dal blu cobalto sotto l’invetriatura. Proprio per questo motivo la tecnica si chiama Doucai, che significa infatti decorazione “su entrambi i lati”. Questa tecnica decorativa nasce durante il regno Xuande (1426-35, Ming), ma si affina con il passare degli anni sino a raggiungere il suo massimo grado espressivo con il regno Chenghua (1465-87, Ming).
- Wucai. La tecnica decorativa Wucai, anche conosciuta come tecnica dei cinque colori, è molto simile in realtà a quella che abbiamo appena descritto. C’è una sola differenza. In questo caso infatti il blu cobalto veniva utilizzato come colore di riempimento sotto l’invetriatura. Questa tecnica risale alla dinastia Ming ed è stata utilizzata durante vari regni, Jaijing, Longqing e Wanli. Nel periodo di transizione, dal 1630 al 1660, questa tecnica andò in declino. Mano a mano che passavano gli anni infatti i colori utilizzati per la realizzazione di queste porcellane erano sempre meno numerosi e spesso non era presente il blu cobalto.
- Famiglia verde. Continuiamo questo nostro excursus utilizzando una classificazione piuttosto arbitraria che niente ha a che vedere con le terminologie originali, ma che ancora oggi viene utilizzata di frequente, e che è bene quindi proprio per questo motivo conoscere. Quando si parla di famiglia verde, si fa riferimento ad una tecnica decorativa tipica della dinastia Qing, durante il regno di Kangxi, soprattutto per la realizzazione di porcellane per utilizzo imperiale e per l’esportazione. Anche in questo caso si utilizzano gli stessi colori della tecnica Doucai, ma il blu veniva utilizzato sopra l’invetriatura. L’altra differenza fondamentale è che nelle decorazioni prevale l’impiego degli smalti di colore verde. Gli smalti utilizzati sono traslucenti e proprio per questo motivo offrono la possibilità di osservare il bianco della porcellana. Inoltre sull’invetriatura è possibile notare un effetto di iridescenza, proprio intorno agli smalti, soprattutto a quello di colore blu. Molto importante ricordare che il colore nero non è puro, ma composto dalla sovrapposizione di di verde e marrone. Lo si nota anche ad occhio nudo, perché laddove i colori non sono fusi in modo impeccabile sono presenti riflessi verdastri. Questo nel XVII secondo mentre nella prima metà del secolo successivo il nero viene prodotto con smalti sia opachi che traslucidi, un mix del tutto diverso per un diverso effetto visivo. Controllando il nero è insomma facile anche datare la porcellana cinese.
- Famiglia rosa. Questa tecnica decorativa è stata introdotta nel Settecento, a partire dagli anni ‘20. Possiamo affermare che questa è una tecnica che è stata sospinta dal gusto rococò europeo, che fece infatti sviluppare l’utilizzo del rosa, del giallo e dell’azzurro un po’ in ogni settore artistico. Si distingue dalle altre tecniche non solo per il colore predominante degli smalti, il rosa appunto, ma per l’opacizzazione degli smalti che in questo modo in fase di cottura non colavano più. È possibile scovare porcellane rosa su sfondo bianco, chiamate fengcai e porcellane invece rosa su sfondo colorato, chiamate falangcai. In alcune versioni è possibile notare oltre al decoro rosa anche decorazioni in bianco e nero, una tecnica questa denominata grisaille e pensata quasi esclusivamente per l’esportazione.
Differenza tra Ceramica e Porcellana cinese
Anche se spesso le confondiamo ceramica e porcellana si distinguono per una discriminante importante, ossia la presenza di caolino. La porcellana, fatta di caolino e feldspato, fu scoperta proprio dai cinesi ed è un tipo di ceramica che possiamo dire pregiata. Le ceramiche cinesi possono essere classificate a seconda della destinazione d’uso:
- realizzate per la corte imperiale
- fatte per un mercato cinese esclusivo
- per i mercati cinesi popolari
- per l’esportazione
Ceramiche cinesi da collezione
Parlando di ceramiche cinesi non possiamo non parlare delle ceramiche da collezione e dei vari oggetti a cui i collezionisti guardano con particolare interesse.
Vasi
Pensando ai vasi cinesi, probabilmente il primo che viene in mente è il famoso vaso Bianco e Blu che si sviluppò sotto la dinastia Ming.
I colori dei vasi cinesi sono influenzati dalle epoche e difficilmente si discostano dai colori usati durante il periodo storico. Il blu tendente al violaceo è tipico dei tempi dell’Imperatore Jiajing mentre quelli blu tendenti al grigio al periodo della dinastia Wanli.
Il prezzo di un vaso cinese antico è influenzato da:
- età
- lavorazione
- stato di conservazione
- dimensioni
I vasi dei primi del 1900 hanno un prezzo medio di 1.000 euro, mentre quelli delle dinastie Qing e Ming, essendo più pregiati, possono arrivare a costare anche più di 10.000 euro.
Piatti decorativi
Decorati con draghi, fiori oppure miti e leggende del paese, i piatti decorativi sono tra gli oggetti più amati e desiderati. Particolarmente apprezzati soprattutto quelli realizzati durante la dinastia Ming a due, a tre o a cinque colori.
Servizi da tè
Un bel servizio da tè fa letteralmente impazzire i collezionisti ed gli appassionati del genere perché rappresenta la bellezza della pittura, della scultura e dei colori della Cina.
I servizi da tè erano spesso blu e bianchi decorati con fiori, pino, prugni, bambù o con paesaggi di pagode ed hanno origini antichissime, risalente addirittura alla dinastia dei Tang.
Snuff Bottle
Le famose Snuff Bottle sono un esempio dell’influenza della cultura europea nella produzione di porcellane cinesi. Queste piccole fiaschette vennero prodotte in gran numero durante il regno Quilong per il mercato estero ma furono particolarmente apprezzate anche da quello interno.
Sono fiaschette per tabacco da fiuto e proteggono il tabacco dall’umidità. Dovendo essere portate con sé hanno dimensioni ridotte; la loro forma riproduce in piccolo i vasi Guan, fiasche e vasi a forma di zucca.
Altri oggetti da collezionare in ceramica cinese
Figure in ceramica come i Budda utilizzati sia nei templi sia nelle abitazioni private. Tra le più ricercate dai collezionisti, le porcellane monocrome bianche di Dehua. Le statuine bianche ad uso liturgico e devozionale, in particolare le sculture buddiste o taoiste o della tradizione popolare. Oggetti di uso ornamentale come ad esempio bottiglie e fiaschette.
Marchi delle ceramiche cinesi
Le porcellane cinesi che oggi possono essere trovate vanno dai manufatti di Wan-li, che sono oggetto di attenzione da parte dei collezionisti di porcellana antica cinese a quelli di produzione odierna. I manufatti di epoca antecedente al Regno Wan-li, sono ormai in possesso nelle grandi collezioni e nei musei. La porcellana di Canton sono altamente riconoscibili per la loro iconografia e non portano sul fondo né iscrizioni né marchi. Di solito le porcellane cinesi non hanno né iscrizioni né marchi, quelle che invece presentano sul fondo marchi e iscrizioni ci danno un’indicazione sul periodo cui esse appartengono.
Per esempio, la presenza del marchio datario imperiale indica che il manufatto è stato fatto presso la manifattura imperiale. Se il marchio imperiale completo è riquadrato indica che seppur prodotto nell’epoca del marchio usato, il manufatto è una copia di un altro di epoca antecedente.
Porcellane cinesi: cosa controllare prima dell’acquisto
Prima di procedere ad acquistare una qualsiasi porcellana cinese, è fondamentale controllare che si tratti davvero di una porcellana cinese e non di una mera riproduzione. Le riproduzioni non sono cinesi, ma realizzate in altri paesi, e spesso sono prodotte in serie, pezzi d’arredo insomma, stoviglie per la cucina, ma di sicuro non pezzi da inserire in una collezione che abbia la pretesa di avere un valore. Molto importante poi controllare lo stato di conservazione. Se si tratta infatti di una porcellana in perfetto stato, che non è minimamente danneggiata, siete davanti ad un pezzo che vale la pena di acquistare.
Tecniche per riconoscere i falsi
La ceramica e la porcellana cinese è una di quelle categorie che non passa mai di moda ed è collezionata da persone di tutto il mondo. Oltre al vantaggio di godervi della loro bellezza e lunga storia, questi oggetti mantengono il loro valore nel tempo.
Investire in ceramica e porcellana cinese può risultare molto redditizio, prestando attenzione ad acquistare pezzi di buona qualità e originali.
Di contro, tutto questo successo ha scatenato i falsari, che hanno messo in circolazione un gran numero di copie false assai sofisticate. Riconoscere se un pezzo è vero o falso è complesso.
È opportuno, dunque, affidarsi ad intermediari seri ed affidabili, che ci tutelino da eventuali frodi o truffe. Il miglior modo, per essere sicuri al 100% di spendere i propri soldi in qualcosa di assolutamente autentico e di valore, è partecipare alle aste online. Le case d’asta online vendono esclusivamente oggetti controllati da intenditori di settore e studiosi d’arte, che certificano la provenienza del manufatto e gli conferiscono la dignità artistica e, dunque, il prezzo che questo merita.
Per non cadere nella trappola dei falsi è importante sapere che quello che distingue le ceramiche e porcellane cinesi di pregio e autentiche sono:
- il peso
- la base della tazza o del vaso
- il marchio inciso – presenza di eventuali marchi di fabbrica lasciati alla base dell’oggetto
- il design – il modo in cui sono stati realizzati i decori
- lo smalto utilizzato dal decoratore
- la risposta tattile che si ha toccando lo smalto e la base
- il modo in cui tutti gli elementi combinati insieme conferiscono splendore e brillantezza all’oggetto
Tuttavia è importante ricordare che nonostante l’industria dei falsi raggiunga ogni giorno livelli di imitazione sempre più sofisticati, difficilmente questi prodotti arrivano ad essere venduti sulle piattaforme che contano.