La porcellana Meissen è presente in moltissimi musei, primo fra tutti quello annesso alla storica fabbrica, e molto ricercata e amata dai collezionisti di tutto il mondo.

Inizialmente l’uso della porcellana tedesca era destinato principalmente al servizio da tavola (piatti meissen, zuppiere, tazze, saliere, zuccheriere, ampolline per olio e aceto, vasellame per creme e condimenti e porta uova) di cui il più famoso è certamente lo Schwanenservice, favoloso servizio creato fra il 1737 e il 1742 per il primo Ministro della Sassonia.

Nei grandi servizi anche i manici  delle posate erano spesso realizzati in porcellane antiche, come nel Servizio dei draghi di Augusto il Forte. Si produssero anche delle conchigliette che dovevano servire per lavare e rinfrescare gli occhi. Molto in voga erano anche le bacinelle di porcellana, adibite ad uso igienico, o anche le cache – pot, oggetti molo apprezzati e ricercati che ebbero un posto importante nella produzione di porcellana Meissen.

Ben presto, inoltre, si diffusero anche oggetti da regalo, candelabri, lampadari e straordinarie statue di piccole dimensioni. Da ricordare nella produzione più preziosa della porcellana Meissen anche i celebri boccali da birra.

Oggetti da regalo

Tra gli oggetti da regalo più diffusi, sicuramente, le tabacchiere. All’interno di questo oggetto o in rilievo sul coperchio, era spesso dipinto il ritratto di chi lo donava. I primi esemplari erano sagomati, rigonfi o rotondi nelle forme barocche, solo verso la metà del secolo cominciò ad assumere una forma rettangolare o ovale.

Oltre alle tabacchiere, era molto diffusa la moda di regalare alle donne piccoli astucci per gli aghi o per i ferri da calza. A Meissen in quasi tutte le fabbriche tedesche se ne produssero in grosse quantità, tuttavia trovarne esemplari oggi è piuttosto difficile.

Candelabri

Arredi molto eleganti e aggraziati, di derivazione francese della metà del XVII secolo. Venivano realizzati a volte come pezzi isolati e a volte insieme ai servizi.

Lampadari

Gli esemplari di lampadari di porcellana Meissen di una certa importanza sono piuttosto rari. Generalmente erano decorati con classici fiori ed uccellini, montati su struttura in bronzo dorato di manifattura francese.

Statuette

Famosissima all’epoca l’orchestra delle scimmie, tuttora riprodotta con grande successo e piccoli gruppi e statuine porcellana tedesca di gusto rococò, raffiguranti coppie di innamorati, maschere, personaggi della commedia dell’Arte, artigiani, musicanti, girovaghi, venditori, scene di vita quotidiana, e le squisite crinoline, damine con sontuosi ampi abiti.

Porcellana Meissen: stili decorativi

Nella produzione di Meissen, venne fatto uso di due indirizzi decorativi. Il primo stile, d’ispirazione orientale (Cina, Giappone e Corea). Talvolta, le creazioni erano ricoperte da figure di animali e fiori, dai colori azzurro – verde all’azzurro chiaro, al violetto, al giallo – grigio fino al rosso. Altre creazioni erano decorate più intensamente, non lasciando quasi trasparire il colore di base del materiale. Molto diffusi gli oggetti decorati con la tecnica utilizzata per la porcellana cinese a smalto della “famiglia Verde” e della “famiglia rossa”

Il secondo stile decorativo era, invece, prettamente europeo con fiori, uccelli, paesaggi, scenette tipiche della cultura occidentale.

Marchi delle porcellane Meissen

La prima produzione non possedeva alcun marchio, solo successivamente nel 1724, fu impresso sugli oggetti in porcellana Meissen , il ben conosciuto marchio in azzurro con le due spade incrociate.

Oltre al marchio di fabbrica molti oggetti sono contrassegnati da sigle o firme del modellatore, o del pittore; talvolta è riportata anche la data di fabbricazione.

Nel periodo accademico, a partire dal 1756 e sino al 1780, compare il nuovo marchio nei colori dell’azzurro, rosso ed oro  con l’aggiunta di un punto sotto all’incrocio delle due spade, sostituito da una stella nell’ultimo venticinquennio e sino al 1814. Oggi le due spade incrociate sormontano la scritta Meissen Manifaktur.

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