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Il collezionismo di monete rare viene spesso associato ad una branca della numismatica, ossia lo studio scientifico della moneta e della sua storia, anche se i collezionisti spesso non amano essere definiti numismatici ma semplicemente appassionati ed amanti delle banconote da collezione.
La collezione di banconote rare, antiche, di valore è qualcosa di altamente affascinante che può cominciare per caso fin da bambini, iniziando a collezionare vecchie monete, per poi diventare una vera e propria passione ed anche una forma di investimento.
Come riconoscere la rarità e il valore di una banconota
Nel cominciare una collezione di banconote antiche oppure di banconote rare è fondamentale riconoscerne la rarità e il valore .Bisogna prendere in considerazione diversi fattori.
Stato di conservazione
Lo stato di conservazione è un fattore molto importante per poterne stabilire il valore. Per assegnare un alto valore, inoltre, è molto importante che le banconote siano perfettamente conservate.
Nella valutazione in Italia dello stato di conservazione delle banconote in euro abbiamo diversi tipi di parametri e categorie.
- Più che bella (BB): banconota può presentare diversi tipi di difetti, come ad esempio pieghe pesanti o piccoli tagli, e per questo motivo non è oggetto di attenzione da parte dei collezionisti, a meno che non si tratti di una banconota con tiratura molto rara e ricercata.
- Superiore (SUP): si tratta di una banconota circolata, che ha qualche leggera piega ma è priva di tagli o scritte.
- Splendida (SPL): banconota con difetti appena visibili ad occhio nudo, come ad esempio delle grinze quasi impercettibili. Buona consistenza al tatto e freschissima alla vista .
- Fior di stampa (FDS): banconota appena uscita dalla stamperia. La tipologia più ricercata ed apprezzata dai collezionisti. Nelle banconote si tratta di una caratteristica importante in quanto essendo cartacee, sono soggette naturalmente a deteriorarsi o rovinarsi.
Fattori di rarità
Per potersi definire rara la banconota deve rispettare determinate caratteristiche.
La banconota è rara se:
- Ha una bassa tiratura: ci sono quindi pochi esemplari della stessa.
- Appartiene ad una serie limitata: è stata dunque emessa per un breve periodo.
- Presenta una firma particolare: ad esempio, la firma del governatore della BCE in carica per poco tempo, come per le prime banconote in euro con la firma di Duisenberg (1998 – 2003).
- Si distingue per il numero di serie: i numeri di serie particolari sono i più collezionati, come ad esempio banconote che hanno più di 5 cifre uguali, banconote radar, banconote consecutive, banconote che hanno più di 10 numeri differenti.
- Presenta un errore : ad esempio ci sono banconote che presentano errori di stampa che possono riguardare il filo di sicurezza sbagliato, doppio o spezzato, oppure la mancanza dell’ologramma. O ancora possono presentare un errore di taglio, in questo caso possono valere fino a tre volte il valore. Normalmente in caso di errori di stampa, le banconote sono subito tolte dalla produzione.
- Presenta un difetto: si tratta di una stampa sbagliata, non allineata o con inchiostro sbiadito. Un errore di tipo tipografico.
Autenticità
Naturalmente, nel collezionare banconote rare, antiche e di valore è fondamentale stabilirne che non si tratti di un falso ma che siano autentiche.
Attualmente, ci sono tre istituti indipendenti per l’autenticazione di banconote e monete:
- NGC: principale società al mondo di classificazione indipendente di monete
- PCGS: dal 1986 esegue l’autenticazione di monete e banconote.
- PMG: autentica solo banconote.
Data di stampa
Soprattutto nel caso si tratti di banconote antiche, potrebbe essere difficile riconoscere la data di stampa con precisione, guardare alla seriale o alla firma, ha quindi anche un valore di riferimento per il periodo di stampa della banconota.
Il “fruscio” della banconota può essere un dettaglio da non sottovalutare, soprattutto nell’identificazione di un falso. Col passare del tempo le banconote, essendo di carta perdono rigidità.
Collezionare banconote rare mondiali
Cominciare una collezione di banconote può risultare avvincente, dato che si può aprire un raggio quasi infinito di possibilità.
Generalmente chi decide di collezionare banconote mondiali lo fa per tipologia (per esempio in lire, banconote in Euro rare, ecc).
Anche dedicarsi ad un solo Paese, ad una sola tipologia di banconota, può risultare difficile per via dei mezzi di reperimento disponibili.
Alcuni tipi di banconote rare
Possiamo citare alcune banconote rare:
- 50 Euro Italia J051/S, con errore di stampa, il filo di sicurezza visibile controluce con la scritta “100 euro”, invece di “50 euro”.
- 500 Euro Finlandia 2002 senza ologramma
- Vecchie banconote da 50mila lire con la firma di Carlo Azeglio Ciampi ed il volto di Gian Lorenzo Bernini con serie XE, stampate in soli quarantamila esemplari, valgono da trecento a mille euro.
- 20 Euro Slovenia Trichet E004 senza seriale
- 5 euro rare: con 5 cifre uguali nel numero di serie, che possono raggiungere il valore di 100 euro, che si possono leggere sia da sinistra a destra che viceversa e delle serie con i numeri consecutivi o i poker.
Le banconote più costose al mondo
Alcuni tipi di banconote possono essere davvero un eccezionale investimento, proprio perché alcune banconote possono valere addirittura fino a 10 volte il loro valore facciale. Vediamo insieme quali sono alcune delle banconote più costose e rare del mondo.
- Banconota 1890 Grand Watermelon: la più rara e famosa tra tutte le banconote statunitensi ed è la più costosa al mondo: $3.29 milioni circa, battuta all’asta di Orlando. Di queste preziosissime banconote da 1000 dollari, sembra esistano ancora solo altri 2 esemplari. . Il nome, “Grand Watermelon”, deriva dal fatto che i grandi zero sul biglietto somigliano a delle grosse angurie.
- Banconota 1891 Red Seal $1.000: venduta per €2.120.531. Una banconota che ha fatto la storia e che nel 1944 venne venduta per solo €1.142.
- Banconota australiana 1924: rara banconota australiana da 1000 sterline venduta a €1.018.028 ha stabilito il record come banconota australiana più costosa mai venduta.
- Prima banconota ufficiale dell’Australia: si dice che sia l’unica banconota rimasta della prima serie di stampa ufficiale dell’Australia. Fu rintracciata in una collezione scozzese e successivamente messa all’asta a Sydney. Oggi ha un valore di circa $226.000.
- Banconota 1 milione di Sterline: nove esistenti conosciute come “Giants” e stampate nel 1948 durante il Piano Marshall, per stimolare l’economia. Una è stata venduta nel 2011 a €131.000.
- Banconota da venti rupie di Zanzibar del 1908: banconota africana più costosa esistente. Questo tipo di banconote sono molto rare e costose. Una è stata battuta all’asta per €190.853.
- Banconota 200 fiorini: banconota olandese emessa tra il 1860 e il 1921 in solo 2 milioni esemplari. Una è stata venduta all’asta a €44.280 e ne sono rimaste 20 in circolazione.
- Banconota Dinastia Ming: banconota da 400 denari, emessa tra il 1368 e il 1398. solo due formati esistenti, di cui una è esposta in un museo e l’altra è stata messa all’asta con offerta iniziale di €50.854.
- Banconota Alexander Hamilton del 1918:La banconota da $1.000 del 1918 con valore più alto della serie dato che quelle da $5.000 e da $10.000 di questa serie si trovano solo nei musei. Apparentemente ne esistono solo 150 in circolazione, con la caratteristica che presenta il simbolo del dollaro. Questo tipo di banconota può essere venduta a seconda dello stato di conservazione tra i €6.781 e gli €8.476.
- Banconota Bank of New Zealand del 1929: le sterline furono utilizzate fino al 1967 e venivano stampate in Europa per poi essere spedite oltreoceano. Le banconote locali furono emesse per la prima volta nel 1934 con l’istituzione della Bank of New Zealand, con la data di produzione scritta a mano nell’angolo in alto e un ritratto del Re Maori Tawhiao. È stata venduta per €9.747.