Una scelta di preziose stampe antiche viene presentata nella rassegna «Vita e società nei segni di Dürer, Leyda, Rembrandt», che s’inaugura giovedì 5 dicembre, alle 17,30, a Palazzo Cisterna, sede della Provincia, in via Maria Vittoria 12 (orario: lunedì-venerdì 9-20, www.maestrincisori.org , visite guidate prenotare al 011/8612644/2901, sino al 21 dicembre).
Promossa dall’Irel-Istituto per la Tutela dei Beni Librari e Cartacei, con il sostegno del Consiglio regionale del Piemonte e Fondazione Crt, la mostra propone una sessantina di opere che raccontano i momenti della vita quotidiana, le attività lavorative, la festa campestre di Jan Theodor De Bry, i cantori e l’interno con una laboriosa famiglia di Adriaen van Ostade. Si coglie così un universo di immagini che trasmettono l’essenza della «cultura e del costume – afferma il curatore Gianni Vurchio – del periodo che va dalla fine del Quattrocento alla fine del Seicento».
Corredata da uno scritto sulle «Tecniche di Incisione» della direttrice artistica Carla Parsani Motti, l’esposizione pone l’accento su una serie di pregevoli pagine come l’impianto architettonico della «Natività» eseguita con la tecnica del bulino da Dürer e, dello stesso autore, la mirabile acquaforte «Il Cannone» con le figure in primo piano e sullo sfondo un ampio paesaggio con case, alberi, arbusti.
Di Rembrandt si avverte il fascino dell’acquaforte «La Crocifissione», dove esprime la sofferenza delle donne ai piedi della croce, mentre il fluire del segno fissa una serie di rilevanti autoritratti, la biblica fuga in Egitto e il ritratto del mercante di stampe Clement De Jonghe. Accanto alla scenografica acquaforte «L’Impruneta» che Jacques Callot incise a Nancy, si nota l’«Adorazione dei Magi» del fiorentino Cristofano di Michele Martini detto «Il Robetta», con la Madonna e il Bambino definiti da una linea ferrea, e «Il Giudizio di Paride» del Raimondi. E con le silografie «I sette Pianeti» (dalla Luna al Sole) di Georg Pencz sono esposti «La Virtù vince la Forza» di Hendrick Goltzius, l’«Adorazione dei Pastori» del Bronzino, la Santa Famiglia del Reni e «Il poeta Virgilio nella cesta» descritto dal tratto sottile di Luca di Leyda.