Vai al punto che interessa
I giochi da sempre, sono parte della vita dei bambini di tutto il mondo. La loro origine è molto antica, addirittura preistorica.
Quella dei giocattoli, in particolare quelli antichi, è una passione sempre più diffusa che affascina soprattutto i più grandi, che amano collezionarli.
Materiali dei giocattoli
I materiali più utilizzati fin dall’antichità, per la realizzazione di giocattoli, sono il legno e lo stagno (per la realizzazione delle bambole talvolta venivano utilizzati avorio e terracotta), con i quali sono stati creati i primi balocchi della storia. Solo molti secoli dopo sono stati realizzati giocattoli in materiali nuovi come gomma, cartapesta, materie plastiche.
Epoche
La storia del giocattolo scandisce l’evoluzione di una civiltà perché segue non solo l’esplorazione della fantasia ma anche il progresso scientifico e tecnologico che avviene in un dato periodo di tempo.
Purtroppo le tracce del giocattolo non sono facilmente percorribili poiché essendo un manufatto ha sofferto il deterioramento del tempo e quindi, prima dell’ottocento, è difficile riuscire a trovare oggetti conservati in discrete condizioni.
Giocattoli dell’Ottocento
Il 1823 è l’anno delle bambole parlanti e solo tre anni dopo arrivano quelle che camminavano e aprivano e chiudevano gli occhi. Si arrivò anche a bambole che mandavano baci, che piangevano e persino nuotavano.
Nell’Ottocento, con la nascita dell’industria, ci sono importanti conseguenze sul mondo del giocattolo. Balocchi fabbricati in serie, con nuovi materiali come gomma, cartapesta, materie plastiche, invadono il mercato all’inizio del secolo.
Particolare successo riscossero i soldatini in latta, ancora molto amati e ricercati tra i collezionisti e gli appassionati del genere.
Oltre alla precisione nella fattura e nella ricerca di eleganza nelle forme e nei colori, riproducevano le grandi invenzioni avvenute nel campo della meccanica.
Infatti con questo materiale furono realizzate carrozze a cavallo, automobili, navi e trenini, dotate di sofisticati meccanismi ed azionate dal vapore; inoltre furono creati con la latta anche giochi che raffiguravano animali, clowns, acrobati o curiose raffigurazioni di mestieri, dotati di movimenti automatici molto semplici.
Giocattoli del Seicento e del Settecento
Nel Seicento e nel Settecento si possono trovare tracce più definite dei giocattoli. Iniziò la distribuzione attraverso diversi canali di vendita: i venditori ambulanti e le nascenti botteghe specializzate che, oltre ai tradizionali giocattoli, incominciavano a proporre oggetti per l’infanzia come giochi di carte, tombole, giochi dell’oca, abbecedari, immagini a stampa con soggetti infantili.
Ma il Settecento deve essere ricordato come il secolo che portò alla realizzazione delle prime bambole meccaniche: infatti nel 1701 in Inghilterra, che era diventato produttore di bambole soprattutto in cera, fu venduto un bambolotto che, grazie ad un dispositivo interno, poteva girare gli occhi ed emettere vagiti.
Qualche anno dopo (1737) furono costruite bambole semoventi e addirittura musicali.
Giocattoli del Medioevo e del Rinascimento
Nel Medioevo i giocattoli si ridussero ai tipi più elementari ed alle forme più semplici, mentre i pochi esemplari giunti dal Rinascimento mostrano come questa raffinata civiltà avesse portato un notevole gusto artistico anche in questo campo.
Nel Rinascimento si realizza un vero salto di qualità per quanto riguarda il gioco. Insieme alla maggiore diffusione dei soldatini di stagno, nacquero i primi giochi istruttivi come le carte da gioco che insegnavano l’alfabeto e l’astronomia.
Fra i nuovi giochi si ricorda particolarmente quello del Bilboguet (o Kendama), in gran voga per tutto il Cinquecento; una palla d’avorio forata da infilare, lanciandola, in un piolo, al quale essa era assicurata mediante un filo.
Compaiono le prime fabbriche di bambole realizzate principalmente in legno e, solo alla fine del 1500, in gesso e cartapesta. Di particolare pregio un modello vestito molto raffinato e costoso, realizzato solo per i reali e le classi aristocratiche, chiamato la “Parisienne”, perche fabbricato a Parigi.
Insieme con la bambola e il suo corredo vestiario, nacquero le prime case di bambole, abitazioni ed arredamenti in miniatura che furono tanto care alla società vittoriana.
Anche soldatini, cavalli a dondolo e altri giocattoli d’ispirazione militare, come spade di legno e scudi erano molto comuni.
Giocattoli dell’età antica
I bambini dell’antichità utilizzavano giochi, passatempi e giocattoli simili a quelli di oggi.
I reperti archeologici permettono di affermare che i primi veri e propri giocattoli riproducevano armi ed aratri oppure oggetti di uso quotidiano, realizzati in miniature ed in forme più rudimentali.
In tutte le civiltà antiche ricorrono costantemente alcuni tipi di giocattoli: le trottole e i birilli, i preziosissimi rocchetti come lo yo-yo, gli animali da trainare, i carrettini a più ruote, i cerchi, le marionette e soldatini in stagno ed infine, i simboli della tenera età come i sonagli o i poppatoi.
Anche la bambola può essere ritenuta uno dei primi giocattoli infantili, risalente grossomodo al 2000 a.C. nell’Egitto faraonico ed era realizzata in diversi materiali come l’avorio, il legno e la terracotta.
Valore dei giocattoli antichi: come stimarlo
In generale possiamo dire che ad influire in maniera decisiva sulla stima dei giocattoli antichi è chiaramente lo stato di conservazione.
Un giocattolo ben conservato che non presenta ammaccature particolari, graffi o ruggine, avrà chiaramente una maggiore quotazione sul mercato.
Altri fattori importanti che contribuiscono a far aumentare o diminuire il valore di un giocattolo antico, il valore storico, l’autenticità e l’originalità del giocattolo.
Da non sottovalutare la conservazione delle confezioni/scatole originali attraverso le quali sarà più facile dimostrare l’epoca e l’originalità del giocattolo.
Ovviamente parlando di giocattoli antichi, il loro valore e la loro bellezza è data anche dall’estetica e dai colori ma anche dalla funzionalità e capacità di funzionamento che essi avevano in passato e riescono ancora a conservare.
Giocattoli antichi: i più desiderati
Il mercato leader è quello tedesco. I giocattoli tedeschi sono sempre stati i più importanti sia per marche che per ingegneria, Schuco, Bing, Tip-Co e Chuco, ne sono un’esempio.
Le aziende italiane importanti sono state la Ingap e la Cardini che è un’azienda di Omega.
Sono proprio i prodotti della Cardini tra i più rari. Erano giocattoli di lusso, di grandi dimensioni, ben fatti e la loro peculiarità era che l’involucro del giocattolo era parte integrante del giocattolo stesso. Per esempio la scatola di un aereo diventava un hangar, essendo di cartone è oggi estremamente raro riuscire a trovare un giocattolo cardini integro con scatola.
Per quanto riguarda i soldatini antichi, di notevole pregio sono quelli realizzati dalla Nardi ed Elasstolin, mentre per le bambole una marca da tener presente è Lenci.