lampadari antichi

Il collezionismo è una finestra aperta sul mondo, si può collezionare davvero di tutto e i lampadari antichi sono tra gli oggetti rari e pregiati ricercati non solo per arredare casa propria.

Collezionare lampadari antichi offre svariate possibilità per il collezionista che nell’allestire la sua collezione si trova di fronte a modelli di epoche diverse, diversi tipi di materiale, nonché provenienza.

Sei un appassionato di lampadari antichi? Scopriamo insieme tutto quello che c’è da sapere per una collezione invidiabile.

Lampadari antichi

I lampadari antichi presentano diverse caratteristiche a seconda dei materiali, l’epoca e lo stile in uso.

In antichità, i lampadari sostenevano le candele ed avevano una struttura di uno o più ordini di candele in circolo sorretti da bracci a raggi che partivano da una base centrale sospesa dall’alto.

Il materiale utilizzato e la variazione del motivo centrale e dei bracci identifica diverse epoche, stili e località di provenienza.

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Materiali

I lampadari antichi sono in genere in materiali tipo:

  • ferro
  • bronzo
  • vetro
  • cristallo

Epoca

Il lampadario nella storia assume diversi tipi di stile. Riconoscere l’epoca a cui essi appartengono è fondamentale per una corretta valutazione.

Epoca romana-cristiana

Il lampadario romano, era spesso realizzato in bronzo, a forma di un albero o a colonna con bracci mobili o fissi per supportare le candele disposte in circolo su più file.
In epoca cristiana, i lampadari avevano la forma di un cerchio, di una corona o raramente di una croce orizzontale ed erano di tre tipi di lampadari: i canthara, per l’illuminazione ad olio; i phara, per l’illuminazione a candele, e i phara-canthara, per entrambi i tipi di illuminazione.

Medioevo

Nel Medioevo, i lampadari sono costruiti in ferro a foggia di cerchio, corona, o a croce disposta orizzontalmente. Durante questa epoca i lampadari si presentano come oggetti d’arte decorativa di palazzi del potere, chiese e monasteri dei grandi esemplari di lampadari artistici. Con lo stile gotico s’introducono nuovi modelli e si giunge alla forma tipica del lampadario, si preferiscono linee semplici e strutture con fusto rigido da cui si diramano tanti bracci. Il modello tipico è realizzato in materiali come bronzo, ferro e ottone ed è formato da bracci disposti su 2 o 3 file, decorati con incisioni a motivi floreali, molto spesso con decorazioni di foglie di cadmo.

Rinascimento

Durante il Rinascimento, il lampadario tipico si presenta con una sola luce, con la forma caratteristica della coppa realizzata in vetro e sospesa con un cerchio di metallo grazie a delle catenelle e si arricchisce di materiali ornamentali, come il vetro, la porcellana o le pietre dure. Altri tipi di modelli prevedono invece coppe in bronzo o in argento, con la superficie ondulata.

Seicento

Nel Seicento, i lampadari in bronzo o ottone si adornano di pendagli di cristallo di rocca, una pietra trasparente con notevole capacità di rifrangere la luce.

Settecento

Nel Settecento, i lampadari sono realizzati in ferro e in ottone, ed hanno numerose luci disposte su più file. I lampadari sono sapientemente decorati con materiali pregiati e costosi come l’argento, il legno dorato o il bronzo. Il cristallo di Boemia, agli inizi del XVIII secolo, segna la sostituzione dei costosi pendenti in cristallo di rocca, con conseguente riduzione della preziosità dei lampadari stessi, a vantaggio della produzione.

Ottocento

Nell’Ottocento, nel lampadario l’introduzione della luce a gas sostituì quella ad olio e a candele. In epoca vittoriana erano molto di tendenza i lampadari in cristallo e in cristallo di piombo, un nuovo materiale inventato in Inghilterra. Nel 1880 con la luce elettrica si ha una nuova rivoluzione.

Novecento

Nel Novecento, i lampadari si presentano con forme più essenziali e minimaliste a favore della praticità piuttosto che del design.

Provenienza

Olanda e Germania furono i primi ad introdurre modelli in metallo, lampadari che di solito venivano realizzati in ottone lucido o argento.

In Francia verso la fine del Seicento con Luigi XIV si ebbe una grande espansione dell’uso del lampadario, così come in Inghilterra dove si avviò una numerosa produzione di modelli realizzati con nuovi materiali come il cristallo di piombo e il cristallo di rocca.

In Italia vince il decoro, molto diffusi i lampadari con strutture dorate e pendenti di cristallo decorato.
Grazie agli artigiani dell’isola di Murano, dal XVIII secolo i lampadari si adornano di elementi in vetro colorato e forme floreali.