Le monete antiche sono tra gli oggetti del passato più ricchi di significato, non a caso un gran numero di persone amano collezionarle, perché appassionate di storia o di numismatica.

Oltre all’affascinante storia che si portano dietro, grazie alle immagini impresse sul dritto e rovescio, le monete rappresentano anche un’ottima opportunità di investimento.

Monete antiche, come stimarne il valore

Il valore delle monete antiche è determinato da diversi fattori.

Ad influenzare positivamente o negativamente il valore delle monete sono principalmente due: la rarità e lo stato di conservazione.

Questo significa che più una moneta è rara e ben conservata maggiore sarà la sua quotazione.

Altri fattori che incidono sulla stima del valore di una moneta antica sono: il materiale e l’epoca.

Materiali

Solitamente le monete venivano coniate utilizzando il rame, l’oricalco, il bronzo, l’oro e l’argento.

È importante ricordare che riconoscere il tipo di materiale utilizzato permette la distinzione tra una moneta autentica ed un falso.

Oricalco, Rame e Bronzo

Riconoscere l’oricalco, il rame ed il bronzo è un’operazione molto semplice, perché questi materiali tendono, con il passare del tempo, a creare una patina che potrà essere verde, marrone o addirittura nera. Questa patina è presente in quasi tutte le monete del medioevo.

Argento

Le monete in argento, come il tornese, presentano delle pieghe lungo i bordi. Queste pieghette venivano effettuate dai colpi di martello sul conio durante la procedura di coniazione della moneta. Un’altra particolarità di questo materiale è che nella maggior parte dei casi l’argento tenderà a diventare più scuro, annerendosi.

Oro

Le monete in oro sono le più belle da ammirare e le più rare perché durante i secoli venivano spesso fuse per poter utilizzare il metallo nobile per altre monete o per le produzioni di altro genere di preziosi. Inoltre l’oro non fa alcun tipo di patina e questo complica anche la comprensione della loro autenticità.

Epoche delle monete antiche

Le monete antiche possono risalire a diversi periodi del passato.

Monete romane

Le monete romane hanno raccolto secoli di storia. Se prestassimo attenzione ai soggetti rappresentati sulle monete romane, potremo conoscere molto della vita della Roma antica.

Aes rude e aes grave

Gli Aes rude, Aes signatum e Aes grave, rappresentano le prime monete romane; erano pezzi informi fusi di bronzo, grosso modo in forma di monete. In particolare gli Aes signatum e gli Aes grave riportavano sulle due facce il valore della moneta stessa e rappresentazioni di divinità ed altri simboli. Tuttavia, questi tipi di moneta avevano un aspetto poco attraente e non erano per niente maneggevoli.

Monete romane repubblicane

I romani furono i primi ad inserire sulle monete rappresentazioni di eventi o fatti accaduti. Realizzarono così monete destinate, non solo all’interscambio commerciale, ma anche alla pubblicizzazione della cultura romana.

Didracme

Tra le principali monete repubblicane di Roma antica da prendere in considerazione rientrano le didracme, ossia le doppie dracme. Su un lato di queste monete era presente il volto di marte con l’elmo corinzio sulla testa. Dall’altro, invece, era presente una protome equina e la scritta “Romano”. Oggi, questa moneta se conservata in buone condizioni, raggiunge cifre molto interessanti che possono arrivare anche a 500 euro.

Denario

Il Denario fu una delle monete più importanti della monetazione romana. Caratterizzata dalla presenza su un lato, della figura dei due dioscuri Castore e Polluce, può raggiungere, se conservata nel migliore dei modi, un valore che si aggira intorno ai 200 euro.

Ad essa seguivano rispettivamente il Sesterzio, il Dupondio, l’Asse, il Semisse, il Trente, il Quadrante, il Quinunx e l’Oncia.

Nel 200 d.C. circa, il Denario venne sostituito dal cosiddetto Antoniano, tra le monete romane di bronzo attualmente più conosciute e presenti sul mercato. Dopo la conquista della Gallia cominciarono a comparire anche degli esemplari in oro, ad esempio il Soldio.

Monete romane repubblicane di valore

Tra le più antiche monete romane di maggior interesse figurano il Denario di Adriano, che presenta sul dritto il capo dell’imperatore, e sul rovescio la Libertas in piedi, in circolazione tra il 117 e il 138 d.C. Se in buono stato può valere dai 500 ai 1000 euro circa.

Altra moneta romana antica piuttosto interessante è il Dupondio di Vespiano, in circolazione tra il 69 e il 79 d.C., presentante il capo dell’imperatore sul dritto e la Felicitas dotata di cornucopia sul rovescio. Il valore si attesta attorno ai 500 euro.

Vanno ricordati i Quinari in argento che possono avere un valore di diverse centinaia di euro.

Monete romane imperiali

Le monete imperiali venivano forgiate in tre materiali: argento, oro e rame. Esse venivano utilizzate anche a fini propagandistici. Sulle facce delle monete imperiali, infatti, erano ritratti gli imperatori e nella dicitura a caratteri venivano elogiate le loro imprese. Queste monete sono, oggi, molto rare e di grande interesse numismatico, possono avere un costo che va dai 100 euro fino a svariate migliaia di euro.

Aureo

L’Aureo era la moneta d’oro su cui si basava la serie di monete romane imperiali. Il valore attuale di un aureo può raggiungere i 7 mila euro. Tra le più preziose e rare monete romane certamente la più conosciuta è il medaglione Aureo di Massenzio. Uno dei due esemplari in circolazione è stato venduto ad oltre un milione di euro.

Monete romane imperiali di valore

Un Antoniano della zecca di Antiochia, coniato tra il 260 e il 261 d.C. dall’imperatore Macriano può valere attorno ai 500 euro se conservato in condizioni discrete. Sul dritto presenta il profilo coronato dell’imperatore, mentre sul rovescio mostra Roma seduta su di uno scudo.

Il Solido coniato sotto Onofrio, tra il 402 e il 406 d.C. in buono stato può valore anche 900-1000 euro.  

Un’antica moneta romana particolare è il Sesterzio, di valore piuttosto alto a seconda del periodo di conio. Il Sesterzio di Antonio Pio è una moneta in bronzo che, se ben conservata, può raggiungere valori piuttosto interessanti.

Monete antiche bizantine

Vengono dette monete bizantine tutte quelle monete che sono state utilizzate dopo la caduta dell’Impero Romano d’Occidente dall’Impero Romano d’Oriente. Le antiche monete bizantine sono meno conosciute, ma molto elaborate e fini caratterizzate dalla frequente rappresentazione di immagini della prima cristianità. Queste immagini sacre incantano per la loro bellezza come la Madonna, Cristo, i Santi e gli Arcangeli. Il costo delle monete antiche bizantine può arrivare fino ad alcune migliaia di euro.

Monete antiche greche

Tra le monete antiche greche più ricercate dai collezionisti e gli appassionati di numismatica, si distinguono quelle del Regno di Macedonia. Questi pezzi risalgono alla prima metà del 300 a.C. ed hanno un enorme valore, si può arrivare anche ad oltre 2 mila euro a moneta. 

Le monete greche di maggior valore hanno come soggetto più ricorrente il soggetto mitico, con diversi dei come Atena, Afrodite, Zeus o Apollo, che sono riportati sul fronte della moneta.

Tipologie di monete greche:

  • Dracma
  • Statere
  • Talento
  • Tanit
  • Tetradramma

Monete antiche greche di valore

Un Tetradracma Mecedonia Filippo II in argento ha un valore orientativo di 840 euro. Il dritto rappresenta Filippo II in un busto di profilo recante la corona d’alloro in testa, nel rovescio un uomo a cavallo.

Statere Corinto un pezzo coniato a Corinto nel periodo che intercorre tra il 345 ed il 307 A.C. presenta una valutazione che si aggira intorno ai 530 euro.

Un tetradracma molto raro ed ambito è il Tracia Lisimaco. Moneta realizzata in argento. Sul dritto è rappresentato Lisimaco un condottiero e sovrano Macedone nonché uno dei diadochi di Alessandro Magno. Il rovescio raffigura la Dea Atena con la civetta. Valore oltre i 900 euro.

Un Dracma in argento Calabria taranto ha un valore che si aggira intorno ai 400 euro e raffigura sul dritto la Dea Atena di profilo mentre sul retro la civetta simbolo molto diffuso.

Un’altra moneta dal valore interessante è Tetradracma Aeolis Kyme. Raffigura un volto sul dritto e delle incisioni con una biga sul retro che stanno ad indicare il luogo d’origine ed ha un valore che si aggira sui 700 euro.

Monete antiche medievali e rinascimentali

Tra le monete antiche, a suscitare grande interesse tra chi ama la numismatica anche gli esemplari risalenti ai periodi medievali e rinascimentali.

Tra queste monete, a destare maggior interesse, quelle raffiguranti le figure dei vari sovrani o i Papi. Le più rare o forgiate in oro, possono arrivare a costare anche qualche migliaia di euro.

Il periodo rinascimentale è senza dubbio il più prestigioso: la moneta recupera l’altissimo livello artistico decaduto con la fine dell’Impero Romano, e dà vita ad una delle più belle e interessanti monetazioni del mondo.

Tallero

Il tallero è una moneta d’argento nata nell’area germanica. Tra i più celebri certamente il Tallero di Maria Teresa ma un pezzo raro è il Tallero d’Italia, detto anche Italicum, contraddistinto da una scarsa circolazione. Al dritto l’Italicum ritrae un busto femminile con testa diademata e collana, mentre al rovescio un’aquila con scudo sabaudo.

Doblone

Il Doblone è un’antica moneta di origine spagnola. Realizzata da quasi 28 grammi di oro puro 22 carati talmente nota all’epoca da divenire la moneta standard con cui misurare tutte le altre monete d’oro. Attualmente il valore di tali monete d’oro può raggiungere anche le migliaia di euro.

Zecchino

Lo zecchino, conosciuto fino alla prima metà del XVI secolo come ducato d’oro, era una moneta veneziana largamente diffusa nei commerci con gli stati esteri. Tra i più celebri e apprezzati lo Zecchino di Nicolò Doria, 72° Doge della repubblica di Genova dal valore di oltre 8 mila euro.

Scudo

Erano monete che portavano su una delle facce lo scudo araldico del principe o dello stato emittente. Furono le monete d’oro conosciute come “scudi del sole” perché in principio della leggenda avevano un piccolo sole raggiante. Tra i pezzi più ambiti il raro Scudo d’oro per Casale coniato sotto San Giorgio Paleologo offerto con base 10 mila euro.  

Fiorino

Una delle prime monete realizzata in oro e coniata nel territorio Italiano dopo la caduta dell’Impero Romano. Il valore di questa moneta può arrivare anche a superare i 4 mila euro.

Ghinea

Prima moneta britannica d’oro ad essere coniata meccanicamente nel 1663. Un esemplare particolarmente interessante  è la rarissima moneta d’oro da 5 ghinee di Giorgio II di Gran Bretagna. Al dritto si trova la testa di Giorgio II mentre al rovescio c’è lo stemma coronato e inquartato con le armi d’Inghilterra.

Monete del Regno d’Italia

Se si è appassionati di monete antiche italiane di certo sarà interessato e affascinato da una delle monete di più alto valore ovvero il Marengo d’Oro. Chiamata anche “Napoleone” perché in una versione rappresenta l’immagine dell’Imperatore Francese uscito vittorioso da una battaglia del 1800 contro gli austriaci, per l’appunto la Battaglia di Marengo.