Collezionare moto Guzzi d’epoca è un’interessante opportunità di investimento. Negli ultimi anni, il mercato delle moto d’epoca è cresciuto a dismisura e ha trovato terreno fertile soprattutto sulla rete. Al giorno d’oggi, anche chi non è un motociclista esperto ha la possibilità di investire in moto, basta osservare alcune piccole accortezze e documentarsi, per conoscere qual è il terreno nel quale ci si muove ed essere sicuri di non buttare  i propri soldi.

Moto Guzzi d’epoca: dalla GP ai modelli storici

Il marchio Guzzi è un’icona del nostro paese ed è conosciuto in tutto il mondo. Nel 1920, nonostante non esistesse ancora un marchio, viene realizzata la prima moto, la GP (iniziali di Guzzi – Parodi). La GP era un prototipo con motore mono cilindrico quattro valvole con cilindro orizzontale, il volano esterno, la trasmissione primaria ad ingranaggi e il cambio in blocco.

Da allora la famosa casa di produzione ha realizzato bolidi a due ruote che hanno decisamente segnato la storia, per poi andare avanti fino ai giorni nostri. Ma scopriamo insieme i modelli d’epoca più iconici!

Normale 8 CV

La Normale è il primo successo di una lunga serie. Costruita a partire dal 1921, presenta un motore a valvole contrapposte da 498,4 cc e cambio a tre marce. Raggiungeva una velocità massima di 85 km/h ma poteva percorrere ben 100 km con 3,5 litri di carburante.

Sport 15

Questo modello ha segnato un’importante svolta estetica con l’introduzione del serbatoio posto a cavalcioni dei tubi del telaio. La sport 15 venne prodotta dal 1931 al 1939 ed era disponibile anche nella versione “lusso” con serbatoi, bordi dei cerchi ed altri particolari cromati. Poteva raggiungere una velocità massima di 100 km/h.

Condor 500 cc

Guzzi realizzò questo modello per le gare con moto di serie. La Condor 500 cc era caratterizzata da un’accesa colorazione rossa, proponeva un largo uso di leghe leggere a partire dal telaio (con un peso per la versione stradale di 140 kg). Velocità massima 160 Km/h.

Falcone

Il Falcone è tra le moto Guzzi d’epoca più desiderate e ambite da centauri e semplici collezionisti, innamorati del suo inconfondibile rumore. Prodotta dal 1950 al 1967, il Falcone montava il monocilindrico da 498,4 cc con cambio ad ingranaggi sempre in presa. Molti esemplari furono realizzati anche nei vari allestimenti riservati ad Esercito, Polizia Stradale, Corazzieri e Guardia di Finanza. Poteva raggiungere una velocità massima di 135 Km/h.

Motoleggera 65

Questa moto Guzzi d’epoca, soprannominata “Guzzino”, è stata messa per la prima volta in produzione  nel 1946 e divenne ben presto la più venduta in Europa. Motore motocilindrico da 64 cc con 2 CV di potenza massima. Dal 1954 sarà conosciuta anche con il  nome di “Cardellino”.

Galletto

Il Galletto era un modello, a metà strada tra la moto e lo scooter, di color avorio. Offriva una buona protezione al guidatore unita alla facilità in marcia dovuta alle ruote alte. La moto montava inizialmente un motore da 160 cc, che arrivarono nel 1954, a 192. Nel 1961, poi, adottò l’avviamento elettrico garantito da un dinamotore e spesso poteva essere acquistato con la ruota di scorta.

Lodola

La Lodola è l’ultima moto realizzata interamente da Carlo Guzzi, prima di lasciare la conduzione dell’azienda. La Lodola Regolarità 235 era una versione della Lodola che dal 1956 al 1966 fu proposta in diversi allestimenti e cilindrate. In questa versione la moto montava un motore monoalbero che erogava 14 CV a 7500 giri.  Per un peso di 110 kg e una velocità massima di 135 km/h.

Stornello

Lo Stornello fu il primo esempio di massima economia di costruzione. Presentava valvole in testa parallele, olio nel basamento, carter in pressofusione. Inizialmente, il modello montava un 125 da 7 Cv ma poi venne progettato un motore nuovo a valvole inclinate di maggior potenza, sul quale si diede vita a diversi allestimenti (Spot, Scrambler, Regolarità).

Dingo

Realizzato per la prima volta nel 1963, Dingo restò in produzione fino al 1976. Era un ciclomotore realizzato in diverse versioni nel corso degli anni. Tra questi ricordiamo il Dingo cross che aveva quattro marce con innesto a pedale e gomme artigliate da 17’’.

Moto Guzzi d’epoca: gli anni ’70 e quelli successivi

Verso la fine degli anni ’60, fu progettato il motore bicilindrico con architettura a V,  dall’ingegnere e costruttore Giulio Cesare Carcano (padre anche della famosa Otto cilindri che nel 1956 e nel 1957 partecipò al Motomondiale nella classe 500). La progettazione del motore bicilindrico, segnò una svolta epocale per la casa motociclistica genovese, che realizzò modelli eccellenti e amati in tutti il mondo come:

  • V7 700 cc. In produzione dal 1967 al 1977.
  • V7 Special. In produzione dal 1968 al 1974, con motorizzazione 750 cc.
  • V7 Sport. In produzione dal 1971 al 1973, con motorizzazione 750 cc.

V 1000 I Convert

Con questo esemplare del 1975 debutta il primo cambio automatico su una motocicletta. Il motore era un bicilindrico a V di 90° quattro tempi da 948,8 cc capace di 61 CV.

V850 le Mans

Il modello in produzione dal 1975 al 1980 è tra quelli più amati dagli appassionati. Caratterizzata da velocità unita a robustezza e da un kit ufficiale di potenziamento. Il bicilindrico erogava 71 Cv che le consentivano di superare i 200 km/h.

Modelli V35 e V50

Dopo le versioni di grande cilindrata, ci furono anche le declinazioni per cilindrate inferiori, per l’appunto i modelli V35 e V50. Questi modelli hanno fatto la fortuna del marchio, tanto che negli anni successivi ne sono stati realizzati delle nuove versioni, sempre più aggiornate.

Qual è il valore di una Moto Guzzi d’epoca?

A determinare il valore di una moto d’epoca, non solo il modello, ma tanti altri importanti fattori:

  • Stato di conservazione. Il perfetto funzionamento di ogni componente è destinato a far crescere la quotazione. Inoltre, normalmente più parti originali vengono mantenute e più il valore sarà alto. Ad incidere in modo significativo, soprattutto, lo stato del telaio e della carrozzeria e, chiaramente, l’efficienza del motore.
  • Restauro. Qualora non si riesca a mantenere più parti originali possibili, la loro eventuale sostituzione con ricambi originali contribuisce all’aumento della valutazione.
  • Libretto di circolazione. Affinché la moto abbia un suo valore, occorre che il libretto rispetti le norme attuali del codice della strada e che il mezzo non sia radiato.
  • Iscrizione al registro storico. Utile per ottenere dei vantaggi fiscali su assicurazione e bollo.

Accortezze per una buona manutenzione della moto d’epoca

Per assicurarsi un corretto funzionamento e una carrozzeria in buono stato, è importante conservare la moto d’epoca in un garage poco umido. Inoltre, è opportuno, di tanto in tanto, accenderla e farle sgranchire le gambe, anche e soprattutto per non generare danni dovuti dal mancato utilizzo, che farebbero scendere il prezzo del mezzo.

Dove comprare o vendere moto Guzzi storiche

Grazie ad internet e, nello specifico alle aste online, gli appassionati e i collezionisti di moto storiche hanno la possibilità di ampliare le proprie collezioni con pezzi difficilmente reperibili sul mercato, ottenendo anche degli ottimi vantaggi economici.

Le aste, attualmente, rappresentano un efficace strumento di acquisto e vendita di moto d’epoca, specialmente se sono sicure ed affidabili.

Una piattaforma di aste online che offre tutte queste garanzie e che consigliamo ai veri appassionati di collezionismo è Catawiki.