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I reperti archeologici consentono di intraprendere emozionanti viaggi indietro nel tempo, alla scoperta del passato, dei vecchi stili di vita, di come il mondo in cui viviamo si sia evoluto. Sono spesso immersi in una vera e propria aura di mistero e sono ricchi di fascino, così diversi infatti dagli oggetti a cui noi oggi siamo abituati, unici, originalissimi. Una collezione di reperti archeologici, sono molte le persone che vorrebbero poterla intraprendere. Ma è possibile farlo? Se sì, come? Cerchiamo di rispondere insieme a queste domande e andiamo anche alla scoperta di Catawiki, portale dedicato ai collezionisti e specializzato in aste online.
È possibile collezionare reperti archeologici?
Se pensate di poter andare in giro per le spiagge, le campagne, le montagne, alla ricerca di reperti archeologici per la vostra collezione privata, forse non sapete che la legge attualmente vigente lo vieta. Sì, perché tutto ciò che viene rinvenuto sotto terra o mare e che abbia interesse archeologico, artistico oppure storico è considerato di proprietà dello Stato. Se quindi trovare dei reperti archeologici in modo fortuito, dovete denunciarli. Avete 24 ore di tempo per farlo, tempo durante il quale avete anche l’obbligo di conservare al meglio i reperti che avete scovato. Se possibile, il reperto dovrebbe essere mantenuto inoltre nel luogo di ritrovamento. Nel caso è anche possibile chiamare le forze dell’ordine perché vengano in vostro aiuto e supporto.
Dalle considerazioni che abbiamo appena avuto modo di fare, sembra che non sia possibile collezionare reperti archeologici. In realtà non è così. Non è possibile fare una collezione dei reperti trovati sul territorio, ma quelli che sono legalmente in vendita possono essere acquistati. Ovviamente però dovete accertarvi che si tratti davvero di compravendite del tutto legali, pena il rischio di poter poi incorrere in sanzioni o di dover dire addio al reperto che avete acquistato, e con esso quindi anche ai soldi investiti.
Non solo, è molto importante anche controllare che questi reperti archeologici, se desiderate davvero dei pezzi di valore per la vostra collezione, siano in possesso di una certificazione. La certificazione attesta che si tratta di un pezzo da collezione di alta qualità ed è un documento che risulterà per voi necessario se mai un giorno deciderete di rivendere quel reperto, in modo da poter ottenere un buon guardano, in modo insomma da far fruttare davvero il vostro investimento.
Il pezzo vi sembra molto interessante, ma non è in possesso della certificazione? Potete decidere ovviamente di acquistarlo comunque, evitando però di spendere un’esagerazione. Ricordate infatti che a seguito della vendita dovrete provvedere a far controllare il reperto e a farvi redigere una certificazione da degli esperti, servizio questa che ha ovviamente un costo.
Reperti archeologici: che tipologia di collezione effettuare?
Impossibile dire con esattezza quali siano i migliori reperti archeologici da prendere in considerazione per una collezione. Si tratta di un elemento infatti piuttosto soggettivo. Potete decidere di dare un taglio alla vostra collezione, un sorta di fil rouge insomma se ci passate il termine: potete ad esempio decidere di collezionare solo ed esclusivamente gioielli, solo anfore, solo urne funerarie o vasi greci antichi. Oppure potete decidere di focalizzare la vostra attenzione solo su un determinato periodo storico oppure su una specifica popolazione: c’è chi ad esempio potrebbe decidere di collezionare solo reperti archeologici del Neolitico e chi potrebbe decidere di collezionare solo reperti italiani. Sicuramente specializzarsi e dare un taglio alla propria collezione è una buona scelta, ma nulla vieta che la vostra collezione sia un po’ più generica, nel caso in cui non abbiate una passione ben precisa da fomentare.
Sia che diate un taglio alla vostra collezione, sia che invece optiate per una collezione generica, dovete far sì che sia di valore. Proprio per questo motivo si consiglia sempre di considerare lo stato di conservazione del reperto. Più un reperto archeologico è in perfetto stato e maggiore infatti è il suo valore. Anche i reperti che non sono in perfetto stato possono essere considerati eccellenti, nel caso in cui siano molto datati oppure nel caso in cui si tratti di pezzi piuttosto rari.
Vi ricordiamo che i reperti archeologici sono pezzi da collezione che hanno bisogno di un po’ di delicatezza e di qualche piccola attenzione da parte vostra. Prima ancora di acquistare dei pezzi da collezione di questa tipologia, cercate allora di capire se in casa avete abbastanza spazio a disposizione dove metterli in esposizione. È sempre meglio avere delle teche in vetro, che consentono infatti di proteggere al meglio i reperti archeologici e di preservare la loro bellezza a lungo nel tempo, evitando inoltre che su di loro si depositino la polvere e la sporcizia. Inoltre con le teche in vetro eviterete che questi pezzi da collezione vengano toccati, in modo da mantenerli sempre in ottimo stato. Oltre ad avere spazio e teche per l’esposizione, è importante che la temperatura all’interno dell’ambiente risulti costante e che il grado di umidità non sia eccessivo.