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Le sedie antiche sono tra i complementi d’arredo più amati e collezionati, ecco come e dove trovare pezzi unici e pregiati.
Le prime sedie
Le prime sedie per una sola persona apparvero nel Medioevo. Erano riccamente elaborate e considerate oggetti di gran pregio, per questo erano possedute solo da famiglie aristocratiche.
Una delle prime sedie per una sola persona fu il faldistorio. Il faldistorio è formato da due coppie di supporti a forma di S incrociati nel centro e uniti all’apice da strisce di cuoio. Era realizzato in legno intagliato e scolpito, oppure in ferro. Tradizionalmente, il faldistorio non ha uno schienale, ma solo la seduta di seta rossa. Per secoli è stato molto utilizzato nella liturgia cattolica.
La sedia nel Rinascimento
Nel Rinascimento la sedia iniziò a diffondersi nelle abitazioni e divenne un mobile di largo uso. La costruzione delle sedie si faceva man mano più elaborata e si arricchiva con intagli e decorazioni. Le sedie di pregio erano realizzate in legno di mogano o noce, ma vi era anche un’ampia produzione di sedie meno costose per il ceto popolare, di solito in legno di quercia e in stile rustico e meno rifinito.
La sedia nel Settecento
Il Settecento fu il periodo d’oro per la produzione di arredi raffinati e ricercati, tant’è che apparvero le prime sedie antiche imbottite, assieme ai divani e alle poltrone.
Le classi più agiate amavano dedicarsi alla vita mondana e ai passatempi salottieri, spingendo gli ebanisti a realizzare modelli nuovi e confortevoli. Le sedie del periodo rispondevano, dunque, all’esigenza dell’aristocrazia che amava la comodità e la vita salottiera.
Si diffuse la voyeuse, una sedia con la parte superiore dello schienale ampia e imbottita. Era una sedia pensata per il gioco delle carte e consentiva allo spettatore, durante le partite, di appoggiarsi con i gomiti sullo schienale e guardare il giocatore seduto.
Una sedia simile, detta “da biblioteca”. Il modello si utilizzava per sedervisi a cavalcioni e leggere poggiando il libro sullo schienale.
Nel periodo Roccocò si diffuse anche la chaise longue. Si tratta di un modello dal sedile allungato simile ad un divanetto ma con una spalliera imbottita e più alta. Veniva usata principalmente da donne benestanti che desideravano accogliere i propri ospiti restando sdraiate.
La sedia della Rivoluzione industriale
La Rivoluzione Industriale aprì la strada alla possibilità di realizzare mobili e oggetti di alta qualità in serie. Come concretizzazione di tale ideale, nacque a Vienna la sedia Thonet, progettata dall’omonimo mobiliere tedesco nel 1859.
La sedia Thonet è realizzata con tondini di legno incurvato a vapore, non più con il legno lamellare incollato, e così si presenta confortevole e raffinata nel design. Lo schienale è formato da un unico tondino di legno curvato a U, ne racchiude uno più piccolo al suo interno rivestito da paglia di Vienna per un appoggio comodo; la seduta è circolare e anch’essa rivestita da paglia di Vienna.
Come riconoscere l’età di una sedia antica
Esistono diverse tipologie di sedie d’antiquariato: sedie a gondola, a trono alla greca, a dondolo, sedie da lettura o da scrittoio, sedie viennesi, sedie fiamminghe, che presentano stili, materiali ed usi differenti nelle varie epoche. Per questo motivo è importante saper riconoscere l’età delle vecchie sedie.
La strada più semplice per riconoscere l’età di una vecchia sedia sarebbe, chiaramente, consultare il parere di un esperto di antiquariato. Ad ogni modo, ecco alcuni particolari a cui prestare attenzione per identificare l’età di una sedia antica:
- Imperfezioni. Le imperfezioni trovate negli oggetti d’antiquariato sono segni rivelatori di autenticità, essendo pezzi realizzati interamente a mano. I mobili tagliati a macchina non esistevano fino al 1860.
- Finitura sul legno. Ciò che era comunemente usato per rifinire gli oggetti d’antiquariato è la gommalacca. A differenza della lacca, sviluppata intorno al 1800, la gommalacca esisteva ed era popolare durante l’epoca vittoriana. Quindi, qualsiasi pezzo di sedia in legno realizzato prima del 1860 è probabilmente rivestito di gommalacca. Le sedie più vecchie, avrebbero olio e cera.
- Tipo di legno utilizzato. Prima del 1700, la quercia era molto popolare tra i falegnami. Successivamente, il mogano e il noce la sostituirono. Con le imitazioni antiche, è più probabile incontrare il pino, poiché è relativamente comune e facile da lavorare. Tuttavia, nell’arte del mobile, gli stessi tipi sono preferiti agli altri. Esempi di legno di base sono il ciliegio e l’acero.
Cosa incide sul valore di una sedia antica
A parte la raffinata arte evidente nelle sedie antiche, ad incidere notevolmente sul loro valore, conta anche l’età. In generale, qualsiasi sedia di cinquant’anni o più è considerata un oggetto di antiquariato, ma le più preziose sono quelle che superano i 150 anni.
Quando ci si imbatte in un pezzo di antiquariato un altro fattore da valutare con attenzione sono le condizioni. Nel corso degli anni, questi oggetti potrebbero aver subito diversi danni, per cui un’antica sedia in buono stato di conservazione potrebbe valere davvero una fortuna.
Per ottenere una valutazione corretta e reale di una sedia antica, una buona soluzione potrebbe essere consultare il parere di un esperto di antiquariato. I migliori siti di aste online, come ad esempio Catawiki, offrono ai propri utenti valutazioni gratuite offerte da professionisti con esperienza decennale in diversi settori. Per ottenere una valutazione gratuita da uno dei numerosi esperti di Catawiki, basta iscriversi gratuitamente al sito, compilando un semplice e veloce form, e inviare delle foto nitide e luminose dell’oggetto, corredate da una dettagliata descrizione.