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Molti bambini, soprattutto negli scorsi decenni, giocavano e si divertivano con i soldatini. Membri di eserciti famosi come quelli francese, inglese o americano ma anche pellerossa, cowboy o pirati, animavano le giornate di milioni di bambini lasciando correre la fantasia con epiche battaglie.
Le prime tracce di statuette con tratti umani risalgono a molto tempo fa, ma è solo intorno al 1400 che i soldatini diventano dei giocattoli. Sono stati un tipo di giocattolo estremamente diffuso e solo qualche secolo dopo i soldatini diventano da collezione in scene di guerra e modellismo statico e dinamico.
Oggi esiste un vasto mercato di soldatini da collezione soprattutto grazie alle aste online dove un sempre crescente numero di appassionati del genere è pronto ad ampliare ed impreziosire la propria collezione.
Perché collezionare soldatini
Un vero appassionato del genere sa quanto i soldatini giusti siano importanti nelle sue scene. Infatti non si tratta solo di giocattoli, ma di oggetti storicamente precisi e perfetti in ogni dettaglio.
Se sono stati conservati con cura, possono valere migliaia di euro, tutt’altra cosa rispetto ai pochi spiccioli che costava originariamente una confezione da nove soldatini.
Inoltre, non sono solo i primi esemplari ad essere di interesse collezionistico, diversi set prodotti in occasioni speciali possono valere molto di più del loro prezzo iniziale.
Il collezionismo di soldatini, dunque, oltre a rispolverare i ricordi di infanzia, diventa spesso un investimento.
I vecchi set possono rappresentare il nucleo di una collezione che verrà arricchita seguendo un tema, un particolare periodo storico, o una marca specifica.
I soldatini da collezione sono tra i migliori modi per trasformare un vecchio hobby in una piccola rendita.
Materiali, dimensioni e colori
Diversi sono i materiali usati per la creazione dei soldatini: generalmente sono in metallo, gesso, carta o materiali misti, ma oggi il materiale predominante è la resina artificiale.
I primi soldatini prodotti come giocattoli erano realizzati in piombo o stagno pesante. Nel periodo fra le due guerre mondiali, la scarsità di materie prime costrinse le aziende produttrici a trovare materiali alternativi. È in questo periodo che iniziano a produrre giocattoli di latta e gesso oppure con una miscela composta da cartapesta, colla e gesso, conosciuta come pasta.
Solo dopo la seconda guerra mondiale si apre una nuova era per i soldatini che saranno realizzati con un nuovo materiale, poco costoso e facilmente modellabile, la plastica.
I soldatini erano in scala H0 & 00, cioè uno a cento, oppure 1 a 72, 1 a 36, 1 a 18 e 1/16. Questo cambiava i costi, ma soprattutto i campi di battaglia sul quale schierarli o riprodurre battaglie o diorami.
Per quanto riguarda la colorazione esistono varie tipologie di pigmenti come i colori acrilici, dotati di una rapida asciugatura, gli smalti e gli olii.
Marchi famosi di soldatini
Collezionare soldatini può essere considerata un’arte ed è una fonte inesauribile di informazioni, sulla storia, sugli usi e costumi del passato e sulle armi. Si può iniziare seguendo poche regole, ma molto importanti: si deve innanzitutto decidere che tipo di soldatini si vuole collezionare, decidere su quale periodo storico ci si vuole focalizzare ( tutte le guerre e le battaglie che sono avvenute al mondo sono a vostra disposizione). Il passo successivo è decidere se collezionare soldatini della stessa casa produttrice o di diverse. Tra i marchi più famosi ricordiamo:
Lineol ed Elastolin
Lineol ed Elastolin furono tra i primi a introdurre sul mercato articoli non più vincolati al concetto del piombo. Da allora, il mercato ha subito moltissimi cambiamenti e i soldatini in pasta, ad oggi, costituiscono dei veri e propri oggetti da collezione.
Gli articoli più apprezzatiraffigurano soldati e battaglie della seconda guerra mondiale, dell’epoca medievale e dei pistoleri occidentali.
Airfix
I soldatini airfix rappresentavano numerose armi ed epoche storiche.
Realizzati in scala h0 e 00, i modellini Airfix erano da montare con la colla e potevano poi essere dipinti.
Atlantic
L’Atlantic produceva una vastissima scelta di eserciti in scala H0, dai classici marines della seconda guerra modiale agli antichi egizi e romani, in numerose posizioni di battaglia. Produceva, inoltre, la linea Storie del West suddivisa in diverse edizioni con personaggi, mezzi e diorami. La prima serie vide protagonisti Buffalo Bill, Toro Seduto, Sceriffi e Criminali, oltre al famoso Generale Custer. Indimenticabile la serie “Le grandi rivoluzioni” con i soldatini dei fascisti, dei nazisti, dei comunisti russi e dei maoisti.. Tutti i prodotti Atlantic, si distinguevano ieri come oggi per l’accuratezza e la varietà delle scene in cui i soldatini venivano immortalati.
Bavarelli
I soldatini della Bavarelli erano a pezzo unico alti 6/7 centimetri. Le armi rappresentate erano le più diverse: dagli antichi romani ai nazisti. Memorabili i cataloghi omaggio col Corrierino dei Piccoli e il soldato dello spazio, Major Matt Mason con il suo corredo di armi e navi spaziali.
Nardi
Le prime serie di soldatini Nardi erano realizzate in pasta e avveniva tramite la compressione della cartapesta in stampi di metallo in cui preventivamente veniva inserito il filo di ferro di rinforzo. Gli stampati venivano poi estratti e asciugati nei forni, pitturati e lucidati a mano. Questi pezzi erano realizzati con estrema cura dei dettagli e rappresentavano generalmente cowboy, indiani, militari e civili.
Con l’avvento della plastica, la Nardi produsse soldatini “smontabili” che dunque avevano la particolarità di avere le parti del corpo staccabili ed intercambiabili, tutt’ora molto ricercati dagli appassionati.
Confalonieri
Fondata a Milano negli anni ’30, la Confalonieri nasce originariamente come ditta per produrre decorazioni di zucchero per torte. Tuttavia, l’attività diventa quasi subito quella di fabbricare soldatini di pasta.
Subito dopo la seconda guerra mondiale, la produzione valorizza temi come il Far West e le armate straniere, allontanandosi dalle raffigurazioni dei militari della monarchia e dell’ormai tramontato regime fascista.
Nasce il nuovo marchio Chialù, da cui prendono il nome i soldatini Chialù Confalonieri.
Le tematiche raffigurate rispecchiano l’evoluzione del gusto italiano tra le due guerre. Il materiale utilizzato è la pasta o la cartapesta, non avendo questa azienda una linea di soldatini di piombo.
Antonini
La Casa Antonini è nel suo genere la più antica d’Italia. Produceva soldatini in piombo prussiani, lancieri, fanti inglesi, ussari, indiani a caccia di bisonti, cowboy. La prima serie di soldatini che ebbero grande successo rappresentavano reparti dell’esercito Ottomano. Oltre ai soldatini italiani, venivano anche prodotte alcune serie di soldatini scozzesi, i napoleonici, gli zuava e gli eserciti del XVIII secolo. Erano colorati con smalto lucido.