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Gli appassionati del continente africano non si lasciano scappare la passione per il collezionismio di statue africane.
Le statue realizzate spesso in legno con diverse caratteristiche rivelano l’appartenenza a una specifica tribù e hanno specifici significati e funzioni, spesso, rappresentanti antenati, vengono realizzate per riti divini ed allontanare pericoli e negatività dal villaggio.
Collezionare statue africane, così come le maschere africane, significa riconoscere non solo il valore artistico ma anche la storia e il valore.
Statue africane
Le statue sono non solo una forma d’arte africana ma rappresentano una vera e propria espressione di tutti gli aspetti della società tradizionale africana.
Scopriamo quali sono i punti di interesse per un appassionato nel collezionare statue africane.
Materiali impiegati per le sculture africane
Le statue, così come le maschere africane, vengono realizzate con diversi tipi di materiale.
Sculture africane in Legno
Il legno rappresenta il materiale più usato. Questo materiale era vastamente utilizzato perché facilmente reperibile ma al contempo usurabile, gli agenti climatici e gli insetti hanno contribuito alla rarità delle sculture in legno antiche arrivate fino a noi, come quelle dei Dogon del Mali dove il clima secco ha contribuito alla loro conservazione per 400 anni e oltre.
Statue in Pietra
Le pietre sono sicuramente meno usate del legno. La maggioranza delle pietre a sud del Sahara sono di origine vulcanica e sbriciolandosi facilmente non sono adatte alla creazione di statue. Rare antiche sculture africane in pietra sono quelle ad esempio di Sherbro e Bollon della Sierra Leone antecedenti al XVI secolo, e quelle di Akwanshi del XIV e Esie in Nigeria del X secolo.
Avorio
L’avorio utilizzato soprattutto per i gioielli, non era molto usato per le statue, la realizzazione di statue in questo materiale prende piede solo dopo i i primi decenni del 900 sotto la spinta della domanda proveniente dal turismo.
Terracotta
Questo tipo di materiale non era usato per la scultura figurativa per la difficoltà nella cottura di grandi opere. Rarità in termini di bellezza, età, proporzioni e forma i ritrovamenti a sud del Sahara con le terrecotte ritrovate a Nok in Nigeria: parecchie opere risalgono a 500 anni prima di Cristo.
Rappresentazione
Nel collezionare statue africane, l’etnia d’appartenenza è molto importante in quanto le statue africane possono avere diversi significati e usi. Ogni etnia si distingue per la creazione e l’utilizzo della statua stessa.
Le statue africane possono ad esempio rappresentare un avo, per ricordare gli antenati, possono rappresentare importanti figure storiche, per i riti divinatori soprattutto per risolvere situazioni difficili oppure la donna, per richiamare alla maternità.
La statua africana racchiude in sé un forte potere spirituale ed è realizzata per aiutare l’individuo o la comunità ad allontanare le negatività ed i pericoli.
Forme
Le statue africane sono realizzate con forme essenziali. Le statue dalla forma umana hanno un’immagine idealizzata o enfatizzata.
Diversi tipi di statue africane
Abbiamo visto come le diverse etnie abbiano un modo identificativo per la creazione delle proprie statue. Diverse etnie, diversi tipi di statue e significato.
Statue Dogon
Nell’etnia Dogon, le statue africane sono lineari e solenni.
Le statue Dogon rappresentano: gli antenati, “tellem”, posizionati in serie, i guerrieri a cavallo con la lancia per simboleggiare il potere, le donne che lavorano, o con un bambino in braccio, per simboleggiare la maternità. Altre statue Dogon, le “nommo”, hanno le braccia verso il cielo, per invocare la pioggia. Le figure maschili e femminili, sessualmente poco differenziate, proteggono dalle malattie e sono utilizzate per invocare la fortuna. Ci sono poi statue di coppia rappresentate nell’atto sessuale che hanno la funzione di aiutare nella ricerca del partner. Importanti le statue gemelle e quelle con due teste, che ricordano un mito Dogon sui gemelli divini.
Statue Senufo
Tre grandi tipi di statue: deblè, statue alte e dalla forma allungata, per i riti di fecondità, statue degelè, più schematiche per le cerimonie funerarie, e statue sandongo con profili più angolosi.
Statue Bidyogo
Le statue spaziano da figure zoomorfe, feticci, a bambole con lo scopo di favorire la fecondità femminile.
Statue Ashanti
Nota la statuaria funebre, ritratti idealizzati o figure intere in terracotta per omaggiare il defunto.
Statue Gouro
Le statue Gouro mostrano teste di bambina scolpite, oppure figure isolate in piedi.
Statue Yoruba
Statue in legno, rappresentanti figure maschili o femminili, chiamate ‘ere ibeji’, statuette sono legate al culto dei gemelli defunti, ossia se uno dei due muore, la madre fa realizzare una statua che lo rappresenti in modo da proteggerlo come l’altro figlio vivo.
Statue Ijo
Realizzano la statua di un animale fantastico, una sorta di mostro con lo scopo di vegliare sulla famiglia.
Statue Jukun
Le statue Jukun hanno il collo e tronco cilindrici dello stesso diametro, gambe corte divise da intagli diagonali geometrici, quasi a formare delle piramidi.
Statue Bamileké
Statue che esprimono il movimento, con una torsione del busto, la posizione delle gambe o inclinazione della testa.
Collezionare statue africane a buon prezzo
Riconoscere una statua africana autentica e di valore è fondamentale per avere una collezione invidiabile. Può risultare difficile reperire pezzi pregiati e di una determinata tribù che non siano realizzati magari solo per scopo commerciale, guardare alle aste online è spesso un porto sicuro per i collezionisti.
Un portale di aste online, che ci sentiamo di suggerire, è Catawiki.